La cremazione è una pratica, sempre più richiesta in Italia, che consiste nel bruciare le spoglie mortali per ridurle in cenere.
La dispersione delle ceneri, così come la loro conservazione, è regolata da un'apposita legge, che ha anche disposto la realizzazione di sale vicine al forno crematorio per permettere a parenti e ad amici di commemorare la scomparsa del defunto.
Ma quali sono i requisiti per poter procedere alla dispersione dei defunti? Scopriamoli insieme.
Innanzitutto, occorre specificare che, nonostante la dispersione delle ceneri sia regolata da una legge nazionale, esistono normative regionali e disposizioni comunali che potrebbero comportare differenze a seconda del luogo.
L'impresa funebre in questo senso può aiutare a capire le normative presenti nel comune di riferimento, così come le apposite associazioni.
In tutta Italia, però, sono necessari due elementi per poter procedere alla cremazione: la volontà del defunto e un certificato del medico che escluda ufficialmente l'ipotesi che la morte sia stata causata da un reato.
Qualora non sia possibile, è necessario che il magistrato incaricato dell'inchiesta penale relativa al decesso dia il nullaosta alla cremazione.
Per poter disperdere le ceneri del defunto, occorre un'autorizzazione da parte dell'ufficiale di stato civile appartenente al comune in cui si è verificato il decesso.
Nei cimiteri esistono apposite aree dedicate alla dispersione; in alternativa, è possibile disperdere le ceneri in aree private, purché in possesso del consenso dei proprietari.
Le amministrazioni locali, però, possono dare il consenso affinché le ceneri vengano disperse in natura: previa autorizzazione, dunque, è possibile disperdere le ceneri nel mare, in laghi, fiumi, prati e monti.
Come già accennato, siccome le normative variano di comune in comune, è consigliabile informarsi subito presso le autorità locali, nel momento in cui si firma il proprio consenso alla cremazione.
Non tutti possono occuparsi della dispersione delle ceneri.
La soluzione migliore è scegliere in vita la persona incaricata e indicarlo nella propria disposizione e consenso alla cremazione.
In alternativa, possono assumersi l'onere della dispersione coniugi, parenti, esecutori testamentari, oppure un rappresentante legale della società di cremazione a cui il defunto si era rivolto in vita.
Ancora una volta consigliamo di affidarsi a un'agenzia funebre per disporre in serenità le proprie volontà a personale competente e professionale, pronto a consigliarvi sulle soluzioni più indicate per il vostro territorio.